mercoledì 22 giugno 2011

Oddìo... Ciro, CIRO, CIROOOOO!!!!!







Scipionyx samniticus, noto col soprannome giornalistico di “Ciro”, è noto innanzitutto come il primo dinosauro scoperto in Italia, essendo venuto alla luce a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Nel 1998 fu riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, conquistando la copertina di Nature per il suo eccezionale stato di conservazione: il piccolo dinosauro, infatti, mostra tracce di alcuni organi interni, come il fegato e l’intestino. Ma si trattava di una descrizione preliminare, molto breve ed essenziale, che mirava soprattutto a dare un nome a questa nuova specie.

Cosa c'è di nuovo

Ora, sull’esemplare è stata condotta una vera e propria “paleo-autopsia”, che ha rivelato dettagli anatomici di tessuti molli mai visti prima in un dinosauro. Su gentile concessione della Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, che custodisce il prezioso reperto, in cinque anni di indagini un gruppo di ricerca tutto italiano ha riesaminato il fossile in ogni dettaglio. I paleontologi Cristiano Dal Sasso - già primo autore dell’articolo su Nature - e Simone Maganuco, con l’ausilio di tecniche innovative come la fotografia in luce UV, la TAC e la microscopia elettronica a scansione (SEM), hanno scoperto che gli organi interni di Scipionyx sono fossilizzati in modo eccezionale anche a livello cellulare e subcellulare, tanto da poterne vedere, dopo 110 milioni di anni, cellule muscolari, vasi sanguigni e capillari - e addirittura i batteri contenuti nell’intestino. Ma le novità, attese da tempo dalla comunità scientifica internazionale, sono tante e tali da riempire un volume di quasi 300 pagine.

Tutte le informazioni su http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/documenti.nsf/0/ae1d9bb564dccf4ec12578b00025c4b2?OpenDocument

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